Ispirato alla voce di Gianni Pampanini
Di e con Caroline Baglioni
Regia Michelangelo Bellani
Supervisione alla Regia C.l.Grugher
Luci Gianni Staropoli
Suono Valerio Di Loreto
Assistente alla Regia Nicol Martini
Organizzazione Produzione Mariella Nanni
Produzione La società dello spettacolo
Residenze Artistiche Foligno InContemporanea – Auditorium Santa Caterina L’arboreto – Teatro Dimora

2105 PROGETTO VINCITORE PREMIO SCENARIO PER USTICA
2016 SPETTACOLO VINCITORE InBOX
2017 PREMIO MUSEO CERVI – TEATRO PER LA MEMORIA

“Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre e nella mia mente è un film in bianco e nero. Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era”.

Baglioni scrive e interpreta lo spettacolo ripercorrendo la vita di Gianni  partendo dal ritrovamento di alcune audiocassette. L’epoca è quella dei favolosi anni ’80. Le tre cassette ritrovate vengono incise a più riprese fra il 1984 e 1986.

“Ci siamo a lungo interrogati sul perché avesse inciso quei nastri. Per lasciare un segno del suo passaggio? Per riascoltarsi e scoprire cosa celava nel profondo? Per esorcizzare la paura del gesto che avrebbe compiuto?”. 

Gianni è la storia di un legame profondo, di un viaggio fra le tracce autentiche delle sue parole, di un percorso umano “troppo umano” universale per dirci che:”Parlare non uccide… cioè può uccidere una persona, me stesso, ma nessun altro… Stop.”

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Anteprima: Biglietto unico 8€
I biglietti dell’evento di anteprima sono acquistati solo online

Spettacoli:

• Intero 12€
• Ridotto 10€ (studenti, under 30, ARCI, Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, Abbonati alle stagioni a cura della Fondazione Piemonte dal Vivo, Abbonati al Teatro Stabile di Torino)
• Carnet 4 spettacoli 32€
• Omaggio (persone con disabilità ed eventuale accompagnatore).

I biglietti degli spettacoli possono essere acquistati sia online, sia in loco nelle biglietterie fisiche prima dell’inizio degli spettacoli

Il progetto consiste in una rassegna teatrale cui si aggiungono percorsi laboratoriali, incontri dedicati alla poesia e al teatro, e concerti.

Costellazioni gioca sulla potenza del teatro, per sciogliere senza escludere, affrontare senza dividere, le forme complesse dell’esperienza umana.

E’ urgente vivere l’arte come uno strumento perché lo spettatore si sorprenda, rifletta e si immedesimi; è urgente per il teatro affrontare temi concretamente umani, confermando la propria funzione, qualità artistica e sperimentazione.

Costellazioni si muove nella dimensione umana e così facendo fa propri i luoghi della comunità, spazi sociali, consultori, scuole, biblioteche, e infine teatri. Così che l’arte torni ad essere relazione e cura, trasformando i presidi sociali in presidi di cultura diffusa. Il progetto è vincitore dell’Avviso pubblico “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo! 2024.

 Progetto vincitore dell’Avviso pubblico “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo! 2024”